2003

“C’è bisogno di comuniOCAzione !”

Ocagiuliva quale sublime filosofia. Preposto che in ogni maschio sia insita un'ocagiuliva, ogni femmina si volge a tale filosofia. Elemento scatenante del nobil pensiero è il legno, fonte di ludibrio poichè plasmabile ai fini conviviali. Intendiamo cioè: mobilio gastronomico, sedute per i commensali, banchi per le mezzene e giacigli per le giovenche. Sublimazione dell'allegro banchetto è la riscoperta dei vari piaceri, il sapore delle vinacce, del suino stagionato e delle giovenche. Signore e signori... Benvenuti! ...invitiamo il gentile pubblico femminile a mantenere la dovuta compostezza. ...sta per entrare un'OCA in piazza!!! ... Grazie della collaborazione... e... GODETEVI LO SPETTACOLO!!!


129° CARNEVALE PERSICETANO


GIUDIZIO GIURIA


  • 22
    PITTURA E SCULTURA
    Molto riusciti i costumi delle oche. Un po’ troppo semplice la raffigurazione del telefono cellulare e troppo spento il colore. Divertenti le mutande bianche a pois rossi del personaggio dentro il telefono
  • 28
    ARCHITETTURA E COSTRUZIONE
    Entra un’oca e la piazza di San Giovanni diventa un’aia. L’oca ha questo di bello: con la sua presenza connota lo spazio, cioè fa architettura. Le oche starnazzano e questa lo fa a lungo per spiegare a noi umani che i mezzi di comunicazione servono per attraversare lo spazio e mal sopportano le architetture, gli spazi chiusi. Il discorso vale anche per l’oca-metaforica: si dimena e definisce uno spazio. L’esemplificazione OCONA parte dai cavernicoli e lì ci mostra un tipo di comunicazione brevi manu. Poi è la volta degli INDIANI AMERICANI e dei segnali di fumo: e ci scappa un tocco di poesia architettonica: una nuvola gialla, impalpabile oro, che il vento porta subito verso il palazzo del FASCIO. Sarà stato un caso, ma in tutta la sfilata è questo l’unico momento in cui la performance si allunga verso quel lato negletto (maledetto?) della piazza. La terza tappa delle “magnifiche sorti e progressive” della comunicazione umana è la più truce, la più greve, la più orrenda, la più vera: è l’età dei cellulari e delle antenne paraboliche. Una diarchia di forme architettoniche ben congegnate, soprattutto per via di quel telefonino dalla forma di bara che nasconde al suo interno un cesso sempre occupato. Quasi assenti i meccanismi, ma è buono l’uso dello spazio della piazza, la visibilità da parte di tutto il pubblico (tranne il cellulare latrina) ed è bella la forma della piattaforma del carro: un ottagono con scaletta tagliata all’interno del perimetro.
  • 26
    SOGGETTO E SVOLGIMENTO
    Uno dei grandi argomenti dei nostri tempi: la comunicazione, dalle prime forme primitive fino a quelle tecnologizzate dei nostri giorni in una semplice e allo stesso tempo elaborata scenografia e messa in scena che da vita ad una convincente ed efficace rappresentazione (carnevalesca).

TOTALE PUNTI 76 TERZO CLASSIFICATO